Il segreto per avere un prato sano e forte è che il suo apparato radicale sia profondo e ben ramificato
Gestendo bene le irrigazioni, quindi diminuendo la frequenza degli interventi e aumentando la quantità d’acqua, possiamo stimolare il prato a radicare in profondità per sfruttare al meglio le risorse idriche a sua disposizione.
L’irrigazione, tema centrale nella manutenzione di un tappeto erboso, si rende necessaria per poter superare senza problemi i forti caldi estivi.
Quanto dobbiamo irrigare?
Ogni tipo di prato ha necessità idriche diverse. Il prato Tevere, per esempio, ha un fabbisogno di 50 lt/Mq per settimana. Ma questo dato non è definitivo. L’irrigazione deve tenere conto anche della quantità d’acqua che si perde in giornate particolarmente calde o ventose.
Esposizione del prato e irrigazione
Il primo fattore da considerare è l’esposizione del prato, che gioca un ruolo fondamentale nel calcolare il quantitativo dell’irrigazione. Una sezione di prato riparata o in ombra non avrà mai lo stesso fabbisogno idrico di una pienamente soleggiata.
Stimolare l’apparato radicale
Irrigazioni meno frequenti ma abbondanti consentono di bagnare il terreno più in profondità: il prato sarà così stimolato ad attingere alle riserve idriche degli strati sottostanti sviluppando radici più profonde e ben ramificate.
Lo sviluppo dell’apparato radicale non è utile solo nei confronti dell’apporto idrico ma anche nell’approvvigionamento degli elementi nutritivi; genera inoltre maggiore resistenza nei confronti di stress idrici e patologie fungine.
Irrigazione: errori da evitare
L’errore più comune è quello di irrigare il prato poco e spesso: questo fa sì che l’acqua non sia in grado di permeare il terreno in profondità ma che si fermi negli strati più superficiali e sia quindi più soggetta all’evaporazione.
Il prato per riuscire a sopravvivere dovrà smettere di approfondire le radici nel terreno cercando l’acqua in superficie. Si avrà così un prato con un apparato radicale poco profondo e quindi meno resistente.
Quando irrigare
Il periodo delle irrigazioni varia in base all’esposizione e all’andamento stagionale. In genere, nel centro Italia, il periodo delle irrigazioni va da Maggio a Settembre inoltrato.
L’orario della giornata migliore per effettuare un’irrigazione è durante le prime ore della mattina.
Un piccolo trucco è quello di irrigare prima che il sole colpisca la superficie del prato, così facendo svolgiamo un altro ruolo molto importante, cioè la rimozione della rugiada dalle foglie. Facendola cadere a terra la trasformiamo in acqua utilizzabile dalle piante riducendo anche l’incidenza di malattie fungine.
Consigli sull’irrigazione dei nostri prati
Prato Tevere
Nei periodi più caldi il numero ideale di interventi settimanali è 3 massimo 4 avendo cura di distribuire approssimativamente dai 12 ai 17mm (lt/Mq) per ogni singolo intervento.
Prato Zoysia
Nei periodi più caldi il numero ideale di interventi settimanali è 3 massimo 4 avendo cura di distribuire circa 9/10 mm (lt/Mq) per ogni singolo intervento.